
- On Giugno 19, 2020
C’erano una volta i seminari nelle aule universitarie, i meeting aziendali in ufficio, le presentazioni ai grandi eventi e alle fiere. E, a dispetto del coronavirus, probabilmente ci saranno ancora per molto tempo. Tuttavia negli ultimi anni si sta affermando una formula nuova, agile e veloce, che se certo non sostituirà le soluzioni più tradizionali, di sicuro avrà un ruolo sempre più importante nella vita di imprese e istituzioni. Stiamo parlando – ovviamente – del webinar.
Le regole per una buona esposizione
Indice
Tradotto anche come “seminario in rete” o “teleseminario”, questo termine indica la partecipazione ad un evento o a un incontro da remoto, sfruttando le potenzialità della rete. Non va confuso con il webcast: nel webinar, infatti, l’interazione è un elemento molto importante.
Tuttavia, anche in questa forma innovativa, le regole per una buona esposizione non cambiano, pur adattandosi al mezzo. Ciò vale, a maggior ragione, per le presentazioni, in Power Point o in formato analogo, da utilizzare per rafforzare il proprio discorso o la propria argomentazione. Come creare, dunque, presentazioni dinamiche belle e funzionali al tempo stesso? Cercheremo di scoprirlo in questo post, partendo dalle premesse generali per arrivare ai dettagli.
Farsi le domande giuste
Da dove si parte? L’errore più comune è di pensare subito all’aspetto finale delle slide. Niente di più sbagliato. Come nella vita, anche in questo caso è fondamentale farsi le domande giuste. Una presentazione efficace è frutto di alcuni semplici interrogativi:
- a chi mi rivolgo?
- che cosa cerca chi mi ascolta?
- come posso risolvere il suo problema?
- cosa voglio che faccia il mio pubblico?
La struttura delle presentazioni dinamiche
È il momento di aggiungere l’elemento temporale, ovvero la sequenza di concetti necessari per esporre il proprio punto di vista. Concetti che si tradurranno poi nelle slide delle presentazioni dinamiche.
Chi ben inizia…

Copertina della presentazione Riparti con Ice, il progetto del Maef per promuovere i mercati export, in questo caso quello canadese.
Fare buona impressione fin da subito è fondamentale. Per questo bisogna prestare grande attenzione a come si inizia. Essendo un incontro da remoto, può essere utile fornire tutte le informazioni preliminari, anche di tipo tecnico, per seguire al meglio il seminario. Non tutti sono a proprio agio con le nuove tecnologie. Prima di partire, si suggerisce di mostrare una sorta di indice dei contenuti, in modo che gli utenti riescano a seguire meglio la presentazione.
Non bisogna fossilizzarsi troppo sull’estetica della copertina, rubando tempo alle altre slide: meglio scegliere un approccio minimalista ed elegante al tempo stesso, con scritte e loghi ben visibili.
Come catturare l’attenzione
È giunto il momento di entrare nel vivo dell’argomentazione! Occorre adottare tutte le strategie per condurre per mano i propri utenti, cercando di non fargli mai perdere l’attenzione. Si può ad esempio iniziare con una domanda in grado di suscitare curiosità sul tema o con un’affermazione che sfida il senso comune.
Si può poi passare a esporre procedendo per problemi, trovando “insieme” la soluzione; oppure, come in una storia, si può seguire passo dopo passo un filo narrativo-temporale.
Quanto alla forma, sono sempre funzionali gli elenchi, le classifiche e le parole in grassetto, magari alleggerendo il tutto con qualche espediente grafico.
Dulcis in fundo
E, poi, il gran finale! Prima di chiudere la presentazione, è bene riepilogare, anche per punti, il percorso argomentativo seguito fin lì. Si possono poi invitare gli utenti a compiere un’azione (call to action), come approfondire la questione ad un dato link. È infine importante lasciare i riferimenti per contattare il relatore.
Attenzione ai dettagli
La perfezione si nasconde nei dettagli. Ci sono dei piccoli particolari che possono rendere le slide e le presentazioni dinamiche ancora più efficaci.
- Le icone sono un mezzo semplice ma funzionale per capire fin da subito di cosa si sta parlando, ancora prima di leggere il testo. Lo stile grafico deve però essere uniforme lungo tutta la presentazione, rispettando la coerenza visiva dell’esposizione.
- I numeri “nudi” possono essere noiosi e difficili da comprendere. Meglio allora sintetizzarli in un’infografica, così da catturare l’attenzione del pubblico, chiarendo meglio le relazioni tra i dati.
- Le citazioni rappresentano una pausa all’interno dell’argomentazione. Permettono di tirare un po’ il fiato e offrono spesso uno spunto di riflessione, anche divertente, sul tema in questione.
Gli strumenti più diffusi
Infine, un cenno agli strumenti maggiormente utilizzati per realizzare le presentazioni dinamiche.
- Power Point: a lungo sinonimo di presentazioni digitali, rimane ancora oggi un mezzo affidabile e versatile, grazie anche a un ricco pacchetto di animazioni e transizioni.
- Apple Keynote: software per Mac, unisce alla grande semplicità un largo numero di funzionalità.
- Prezi: applicazione web efficace ideata per creare presentazioni on line
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